“La psicologia è la disciplina scientifica che studia i processi mentali, il comportamento e le relazioni che ne derivano. Lo psicologo è il professionista che interviene all'interno dei contesti (individuali, interpersonali, sociali, istituzionali e in ambito lavorativo) tramite l'utilizzo di strumenti e tecniche che hanno il loro fondamento in teorie, costrutti e modelli psicologici condivisi dalla comunità scientifica. Lo psicologo opera al fine di conoscere, migliorare e tutelare il benessere psicologico e la salute nelle persone, famiglie, comunità e organizzazioni sociali e lavorative.”(La professione di psicologo. Ordine degli Psicologi. Consiglio Nazionale, 05.06.2015).
Il sostegno psicologico si rivolge a tutti, ma in particolare:
- Sostegno psicologico individuale: per chi vive situazioni di disagio (ansia, depressione, stress, attacchi di panico, fobie, dipendenze, disturbi del comportamento alimentare, lutti, separazioni, difficoltà relazionali) e deve affrontare una sofferenza psicologica la cui fonte viene identificata in ambienti e relazioni esterne (il lavoro, la scuola, la famiglia, gli amici) che incidono, in modo più o meno importante, sul benessere fisico, ma soprattutto psicologico.
- Sostegno psicologico di coppia:finalizzato ad aiutare i coniugi/conviventi in difficoltà a superare i momenti difficili che si incontrano nel cammino comune. I conflitti possono essere diversi a seconda delle fasi della vita e del ciclo vitale della famiglia (neo convivenza, coppia senza figli, prima nascita, impegni educativi con i figli, crescita e distacco dagli stessi, pensionamento, lutto). L'intervento non è sul singolo problema che la coppia porta, ma è sul suo spazio relazionale e sulla possibilità di intervenire rispetto alla modalità di comunicazione della stessa: i membri della coppia dovranno, sostenuti, trovare forme più funzionali di approccio. Ci si orienta a favorire nuove modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni individuali.
- Sostegno psicologico dell'età evolutiva: l'adolescenza e la pre-adolescenza sono un importante periodo di crescita e cambiamento, ma rappresentano anche periodi critici per il processo di costruzione della personalità. I ragazzi si possono trovare ad affrontare numerosi bivi tra la strutturazione di una personalità solida e il rischio di estendere punti di fragilità. La richiesta di sostegno psicologico potrebbe essere quindi un passo molto complicato a livello emotivo a causa della presenza di ambivalenze fra il mostrare la necessità di aiuto e il rifiutare il supporto dei genitori. Il sostegno psicologico rivolto a questa fascia dell'età evolutiva può essere richiesto sia dai ragazzi che dai genitori o tutori che si trovano a percepire segnali di stati di sofferenza tra cui:
- Crisi rispetto alla propria identità
- Somatizzazioni, stati di malessere fisico senza causa organica
- Tensioni con i genitori, rabbia
- Dubbi sulla propria identità di genere
- Problemi scolastici
- Angosce, paure o ossessioni
- Crisi rispetto al proprio progetto di vita
- Sofferenze amorose
- Disagio rispetto alla percezione del proprio corpo
- Pensieri o condotte autodistruttive
- Stati di disagio relazionale o isolamento dai coetanei
- Bullismo e cyber bullismo
Cos'è il sostegno psicologico e a cosa potrebbe essere utile? Si tratta di un supporto umano per la persona finalizzato ad alleviare il disagio in situazioni di vita specifiche. Può essere utile per elaborare pensieri e vissuti emotivi di un dato momento. Solitamente per situazioni di vita specifiche si intende l'adolescenza, la genitoralità, la terza età, situazioni lavorative (cambio, perdita, stress, burnout), affettive e relazionali (separazioni, perdita, tradimenti ect). Il sostegno si basa sulla relazione empatica tra lo psicologo e l'utente attuata al fine di ascoltare, interagire e colloquiare. Durante la relazione ci si concentra non solo sul problema attraverso la sua definizione in percorsi da intraprendere e obiettivi da raggiungere, ma anche, e soprattutto, sulle risorse inespresse dell'individuo affinché siano supportate e potenziate. Le nostre risorse o strategie di coping fanno parte di un sistema di risoluzione dei problemi. Ci permettono di fronteggiare una situazione stressante, di superarla e di uscirne arricchiti e rafforzati. Attraverso il loro potenziamento, attraverso la scoperta di risorse inespresse, sarà possibile aumentare quel senso di fiducia verso sé stessi perso nell'incontro con un problema che non si riusciva a superare. Le domande da porsi per intraprendere questo tipo di percorso sono relative al riconoscere di avere un problema che ci blocca, che non ci fa avanzare, a quali obiettivi ci piacerebbe raggiungere e a quanta motivazione disponiamo per raggiungerli. Il percorso sarà quindi teso ad uscire dalla crisi, a migliorare l'autostima e il senso di efficacia; a trasformare il dolore e la rabbia; ad accettare il cambiamento per poter acquisire un nuovo modo di vivere al meglio il proprio presente, la propria vita. La durata del percorso è soggettiva e quindi variabile e può concludersi nel momento in cui siano stati raggiunti gli obiettivi preposti; siano state potenziate le risorse, il senso di fiducia, la capacità di agire; sia stata trovata una diversa modalità di adattamento ad una nuova situazione; sia stato alleviato il disagio. Le principali aree di intervento riguardano:
- Sostegno psicologico individuale, dell'adulto e dell'età evolutiva
- Sostegno psicologico di coppia
- Stress lavoro-correlato
- Orientamento scolastico/professionale
- Disturbi scolastici
- Ansia
- Attacchi di panico
- Disturbi alimentari
- Depressione
- Ipocondria
- Disturbi psicosomatici
- Disturbi sessuali
- Disturbi del sonno
- Disagio psicologico
- Dipendenze
- Problemi di coppia
- Supporto alla coppia
- Separazione e divorzio
- Supporto alla maternità
- Supporto post - partum
- Supporto alla genitorialità
- Relazione genitori - figli
- Supporto alla pre - adolescenza e all'adolescenza